Pulizie Cassia Flaminia
L’azienda di pulizie Splendida Service opera nel quartiere di Roma Cassia Flaminia e Ponte Milvio offrendo i propri servizi professionali di pulizie di negozi, uffici, condomini, giardinaggio, portierato, lavatura accurata di tessuti, tappeti, moquettes e tendaggi.
Il personale dell’impresa di pulizie è altamente specializzato per garantire la massima qualità ed efficacia nell’espletamento dei servizi professionali svolti.
I servizi offerti da Splendida Service si rivolgono ai cittadini privati ma anche alle attività commerciali, magazzini, negozi e locali di vario tipo e destinazione.
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Splendida Service opera nel quartiere Cassia Flaminia, ma è presente altresì anche in altri quartieri della città: dall’Aurelia all’Arvalia Portuense, e poi ancora, solo per citarne alcuni, Balduina Trionfale, Tiburtina, Torrevecchia, Monte Mario, Monte Sacro, Prati e, naturalmente, il centro storico.
Il quartiere Cassia Flaminia
Una volta lungo la via Flaminia si ergevano i sepolcri delle nobili famiglie di Roma antica, come pure quelli di personaggi assunti alle glorie delle cronache di quei tempi, per esempio gli aurighi circensi o i generali dalle sfolgoranti vittorie.
Sepolcri a torre cilindrica, a tempio, recinti con colonne, are ornate da rilievi emblematici, statue funerarie e iscrizioni dedicatorie si offrivano, sui due lati della via, ai viaggiatori, ai passanti, a chi usciva dalla città o arrivava nell’Urbe per la porta Flaminia.
Un sepolcro, per esempio, detto “meta” o “trullo” era esistito all’interno e vicino alla porta Flaminia, aveva forma piramidale, come il sepolcro di Calo Cestio sull’Ostiense e lo ricordiamo perché ci aiuta a ricostruire l’immagine di un’antica via Flaminia, che come l’Appia e le altre strade consolari, era appunto fiancheggiata da sepolcri.
D’altronde il più antico di questi mostra ancora i suoi resti accanto all’inizio originario della via Flaminia (che entro le mura era detta via Lata) nel prato che si stende davanti alla fontana dell’Adriatico del monumento del Vittoriano a piazza Venezia.
Le origini
Un monaco giunto a Roma nell’età di Carlo Magno, proveniente dal monastero germanico di Einsiedeln ci ha lasciato, anonimamente, un itinerario da lui composto ad uso dei pellegrini dove descrive la Roma di quei tempi e trascrive le iscrizioni che gli parvero più rappresentative.
Tra queste ne riporta una, letta lungo la via Flaminia e che ornava l’antico monumento funebre di un auriga della Roma antica: Publio Elio Calpurniano detto “Gutta”, cioè “Goccia” perché di poco peso, come si conviene ad un fantino.
Calpurniano aveva corso con i colori delle diverse fazioni del circo e con cavalli dai nomi famosi, come Oceano, Danao o Silvano e aveva vinto complessivamente più di duemila corse accumulando un’incredibile fortuna.
Il poeta latino Giovenale ricorda, nella sua prima satira, l’esistenza dei tanti sepolcri della via Flaminia.
Gli archeologi ne rinvennero una serie quando, poco dopo il 1870, sul lato sinistro della via, si provvide alla costruzione di un gasometro.